DOGANE ED ENTRATE, 

UN DESTINO INCROCIATO (MA QUALE?)

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Roma, 9 aprile 2003. Non tutti sanno che il 7 novembre, a Washington, l’Agenzia delle Dogane e le Dogane degli Stati Uniti, hanno siglato un accordo che permette ai doganieri americani, dislocati nei porti italiani, di collaborare con i doganieri italiani per l’ispezione dei container destinati agli Stati Uniti. 

Gli americani, secondo un comunicato diffuso all’epoca dall’Agenzia delle Dogane, sentivano l’esigenza di rafforzare il controllo sui container, considerati elementi sensibili alle minacce terroristiche e al possibile contrabbando di merci pericolose. 

In comunicato continuava così: “L’Agenzia delle Dogane si era da tempo dotata di dispositivi di controllo, quali gli scanner, per ispezionare in modo rapido i contenuti dei container, e l’odierna intesa permetterà un ulteriore sveltimento delle operazioni doganali sul traffico via container con il Nord America, riducendo i costi a carico degli operatori.” 

Sugli scanner e sui loro effetti sui dipendenti delle Dogane, oltre che sugli eventuali clandestini, fatto questo di non secondaria importanza, ancora oggi non vi è chiarezza… e questo a dimostrare una volta di più che la guerra è sempre qualcosa che riguarda da vicino chi lavora e molto meno chi comanda. Semmai è da rilevare la colonizzazione a cui, servilmente, ci sottoponiamo.

Ma, quello che riporta all’attualità quell’accordo è che, anche a seguito di pressioni delle RdB, si è, finalmente, cominciato a discutere di quale è la sua ricaduta sull’organizzazione del lavoro.

Ad oggi è emersa una sede, La Spezia, che, per dare corretta applicazione all’accordo, necessiterebbe di maggior personale. Si parla di 12 unità, e così, l’Agenzia delle Dogane propone una mobilità straordinaria dall’Agenzia delle Entrate della Liguria, con precedenza per l’Ufficio di Sarzana (12 unità sarebbero il 20% del personale di quell’ufficio).

Questa notizia, seppur non ancora definitiva, di una proposta dell’Agenzia delle Dogane ci induce ad alcune riflessioni: 

1)      Il rapporto privilegiato tra Agenzia Dogane e Entrate sembrerebbe confermare le voci di una possibile “fusione” delle due Agenzie… non si capisce perché, altrimenti, non estendere la mobilità straordinaria anche alle altre Agenzie, oppure al personale delle Commissioni Tributarie, visto che ad oggi il personale è ancora inquadrato tutto in un ruolo unico.

2)     L’indicazione di Sarzana come ufficio locale delle Entrate con precedenza nella mobilità conferma che l’Agenzia delle Entrate sta procedendo con il suo piano di riorganizzazione anche se a livello centrale ci giura che si tratta solo di una fase di studio e a livello locale (DRE Liguria) ci spergiura che anche se ci fosse un progetto di riorganizzazione con svuotamento delle funzioni, accorpamento di uffici, chiusura di alcuni di essi, e, ultimamente, si parla anche di trasferimento di funzioni agli enti locali, questo non riguarderebbe la Liguria. L’Ufficio di Sarzana ha, infatti, molte caratteristiche "a rischio", elencate, qualche tempo fa, presso la DRE Emilia Romagna… e che nessuno ha mai smentito!  

POCO IMPORTA CHE VENGANO TROVATE SOLUZIONI PER RENDERE MENO TRAUMATICO IL PROCESSO (SOLUZIONI PER LE QUALI, COMUNQUE, CI BATTEREMO). CIÒ CHE IMPORTA È CHE UN PROCESSO COSÌ, SE PARTE, PRIMA O POI, LASCERÀ MOLTE VITTIME SUL CAMPO…

 LA PRIMA E’ SICURAMENTE IL DIRITTO DI TUTTI AD AVERE UN FISCO EQUO