DEMANIO. 12 OTTOBRE. O DENTRO O FUORI

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Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 luglio, n.161, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 3 luglio 2003, n.173, che tra le altre amenità (che continuano la destrutturazione del ruolo pubblico di tutte le Agenzie Fiscali) decreta la fine del Demanio Pubblico attraverso la trasformazione dell’attuale Agenzia in Ente Pubblico Economico. Lo sapete, siamo contrari ad un processo che ha trovato in questi anni, troppi complici entusiasti, abbiamo cercato in tutti i modi di impedire si arrivasse alla situazione attuale. Ma oggi dobbiamo volgere la nostra attenzione direttamente al personale. 

Che cosa dice il Decreto a riguardo? 

Le disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 71 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, si applicano al personale dell'Agenzia del demanio fino alla stipulazione del relativo contratto collettivo di lavoro, da riferire ad uno specifico settore individuato nello statuto. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo il personale in servizio presso l'Agenzia del demanio può optare per la permanenza nel comparto delle agenzie fiscali o per il passaggio ad altra pubblica amministrazione. In tale caso, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, il personale che esercita la predetta opzione è assegnato ad altra Agenzia fiscale o ad altra pubblica amministrazione.

Fino a nuovo contratto, PRIVATO, ai dipendenti del Demanio EPA verrà applicato il contratto delle Agenzie Fiscali (ancora latitante) ed entro 90 giorni (dal 14 luglio) i dipendenti potranno (dovranno), in maniera generica, optare se restare o andare, dopodichè verranno sentite le organizzazioni sindacali e (sulla base di tale incontro) verrà dato atto alle procedure di assegnazione.

INACCETTABILE

Il personale a cui viene proposto di optare, in realtà non sa su cosa sta optando

L’opzione è in bianco, la sua accettazione e gestione, viene subordinata a fattori incontrollabili dal singolo dipendente

Vogliamo che prima della data ultima, vengano fissati alcuni criteri cardine, che valgano oggi per i dipendenti del Demanio ma, anche per tutti i dipendenti delle Agenzie che in futuro saranno sottoposti a “restyling” di vario genere. Siamo di fronte ad una scelta non condivisa rispetto alla quale le garanzie per il personale devono essere piene e ASSOLUTE. 


LA PROPOSTA RdB 

Ai dipendenti deve essere fornito, PREVENTIVAMENTE A QUALSIASI OPZIONE, un chiaro quadro di ciò che significa transitare eventualmente all’Ente Pubblico Economico (contratto, tipo di attività, etc). Proponiamo, a tal fine, che ai dipendenti che dovessero restare nell’Ente Pubblico Economico, debbano essere fornite adeguate garanzie, sul piano contrattuale e dei livelli di occupazione, di mantenimento (almeno) della situazione attuale fino al termine della loro esperienza lavorativa. Solo a questo punto i dipendenti potranno optare, Ente Pubblico Economico o no e, nel secondo caso, indicare amministrazione e luogo di lavoro preferiti. L’opzione che deve essere accettata, INCONDIZIONATAMENTE, eventualmente in soprannumero, senza limiti di organici, e senza in nessun modo condizionare le procedure di mobilità volontaria o di assegnazione ex legge 104/92 presenti e future.


E’ utile ricordare, crediamo, che la forza di una proposta sta in coloro che ci stanno dietro, iscritti, partecipanti a mobilitazioni e azioni di lotta a favore di tale proposta e così via…