Le prime riunioni sul contratto Agenzie Fiscali dimostrano che il Governo non intende effettuare investimenti sul Fisco, settore nevralgico per l’economia del Paese. 

Nel gennaio 2001, la trasformazione, giuridica e contrattuale, del Ministero delle Finanze in Agenzie Fiscali era stata presentata come strumento per salvaguardare ed esaltare le specificità di ruolo del Fisco. 

Specificità di ruolo, che dovrebbero emergere dal contratto che definisce gli investimenti, economici, normativi ed organizzativi, sul personale, espressione di tale specificità.  

Nessun serio investimento significa nessuna specificità riconosciuta 

Sul piano economico. Si ragiona sul surreale incremento del 5,66%, dato antiquato, proveniente dall’Accordo di Febbraio 2002, e che, è ormai chiaro, non tiene conto del reale incremento del costo della vita, che ha addirittura portato al primo sciopero della spesa. 

Sul piano normativo, l’ordinamento del personale proposto non tiene conto delle professionalità espresse impedendo di sviluppare una corretta organizzazione del lavoro per combattere l’evasione fiscale. 

Al personale, quindi, non si riconoscono diritti e professionalità, e questo conferma la radicale trasformazione di ruolo della macchina fiscale.

La privatizzazione delle Agenzie, prima fra tutte, il Demanio, la svendita di beni dello stato, la frammentazione, attraverso il decentramento del Territorio e la regionalizzazione delle altre Agenzie, i condoni, ormai strutturali, la trasformazione, strisciante, in società di servizi di quanto resterà…

Sono processi che privano i cittadini di uno strumento, seppur perfettibile, di tutela collettiva e consegnano il Paese in mano ai furbi che non pagano le tasse.

Il fisco è a rischio !

Le RdB ritengono inaccettabile questa situazione. 

Per questo ci attiveremo per costruire mobilitazioni ed iniziative di lotta di tutto il personale.

p. Esecutivo Nazionale RdB/CUB PI Agenzie Fiscali
Pietro Falanga
Info 335 38 08 21