Ordinamento professionale: basta farsi un giro negli uffici…

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Roma, 29 ottobre 2003


Il 27 ottobre scorso all’ARAN si è discusso dell’Ordinamento Professionale… la proposta del Governo, che l’ARAN ha illustrato, comprendeva una delirante proliferazione dei livelli economici, un inquietante accorpamento dei livelli giuridici e una irritante volontà di sottoporre tutti i processi di progressione all’interno di questo sistema alla valutazione dei dirigenti.

Quest’ultimo, pur se assolutamente da combattere, parrebbe il minore dei problemi che un tale ordinamento può creare. Invitiamo tutti a concentrarsi un momento sugli altri elementi.

In ogni Area si costituirebbero, a parità di inquadramento giuridico, nove/dieci livelli economici. A costo zero. Senza modifica degli attuali stipendi. Né del livello base dell’area né di quello apicale. In meno di 150 euro di differenza ci sarebbero dieci livelli economici… e ad ognuno, sul piano giuridico, potrebbe essere imposto di fare lo stesso lavoro degli altri nove. 

Il diritto alla carriera dove sta in tutto questo? Nell’eliminazione dei livelli giuridici che consentirebbe l’aggiramento della famosa sentenza della Corte Costituzionale? Con una carriera su 20 livelli retributivi? Ma se per passarne uno, non definitivamente, ci abbiamo messo più di 6 anni… 

Basta farsi un giro negli uffici… per capire la proposta da fare (ma che facciamo solo noi). 

Oggi, ci hanno insegnato, il lavoro funziona per processi, non più per mansioni. I dipendenti svolgono processi lavorativi a prescindere dal livello economico/giuridico di inquadramento. La polifunzionalità dei dipendenti è, di fatto, una poliprofessionalità… fanno sempre più cose, sempre più intersecate tra loro e con sempre maggiori responsabilità individuali!

In tutto questo, c’è da chiedersi, ad esempio, che senso ha tenere personale relegato, economicamente e giuridicamente, in un Area A, le cui mansioni, in pratica non esistono più? Ma che fa allora il personale dell’area A? Quello che fanno i B1 e, soprattutto migliaia di B2… sono polifunzionali e svolgono mansioni superiori… e questo fenomeno, a salire, coinvolge tutti, fino ai C3, anch’essi con la carriera bloccata!


La nostra proposta, formulata da tempo, si basa sulla realtà che oggi richiede:

Eliminazione dell’AREA A; semplificazione del sistema giuridico/retributivo, con la riduzione del numero dei livelli, che rispecchi i livelli di responsabilità dei processi esistenti che sono, al massimo, quattro; ricollocazione (verso l’alto) di tutto il personale nel sistema così costruito.

Chiara definizione delle mansioni. Ognuno deve sapere esattamente cosa gli spetta fare. Ad ogni livello economico deve corrispondere un livello giuridico. Questo renderebbe difficile il transito da un livello giuridico all’altro? Difficile, ma possibile… e nessuno potrà ambiguamente imporre di fare cose che non ci spettano! 

Meccanismi periodici di adeguamento del sistema, che, nel tempo, richiederà sempre maggiore livellamento professionale verso l’alto. Ridefinizione periodica degli organici dei singoli livelli non come individuazione di posti nuovi da sottoporre a concorso pubblico, ma come ricollocazione del personale in un sistema in continua evoluzione (vedi accordo 18 luglio 2002). 

Infine, all’interno dei singoli livelli economici/giuridici, reintroduzione della retribuzione di anzianità perché, fino a prova contraria, e salvo eccezioni, la regola è che la maggiore esperienza produce maggiori risultati, quantitativi e quantitativi.



Occorre una contrattazione seria, i cui tempi non possono essere subordinati al ricatto salariale di un contratto scaduto da due anni. Per questo, fermo restando eventuali conguagli positivi in futuro, abbiamo chiesto, e stiamo appoggiando questa richiesta con migliaia di ricorsi individuali presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, l’immediata liquidazione in busta paga di quanto stanziato in finanziaria e già corrisposto ai ministeriali di cui noi, giuridicamente, facciamo ancora parte.

Per maggiori informazioni, per fare il ricorso, CLICCATE QUI, contattate i nostri delegati locali oppure 
Stefania Lucchini
(Esecutivo Nazionale) al 347-6899811.