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       Atto
      del Senato 2953 del 10/05/2004, recante modifiche al testo unico
      (prevenzione tossicodipendenza) approvato con DPR 309/90: ".......Al
      fine di assicurare l'osservanza delle disposizioni previste dal presente
      testo unico, gli ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza, negli
      spazi doganali, possono procedere alla visita dei mezzi di trasporto
      di qualsiasi genere. Quando sussistono fondati sospetti di irregolarità i
      mezzi di trasporto predetti possono essere sottoposti anche ad ispezioni o
      controlli tecnici particolarmente accurati diretti ad accertare eventuali
      occultamenti di sostanze stupefacenti e di sostanze psicotrope. Possono,
      altresì, invitare coloro che per qualsiasi motivo circolano nell'ambito
      degli spazi doganali ad esibire gli oggetti ed i valori portati sulla
      persona......." E'
      UN GRAVISSIMO ATTACCO AL NOSTRO RUOLO Sotto la maschera
      delle operazioni di  prevenzione e di repressione del traffico
      illecito di sostanze stupefacenti, si affida alla GdF il potere di
      controllo negli spazi doganali. Prendiamo atto che i
      lavoratori delle Dogane, che pure da sempre hanno svolto il loro ruolo
      istituzionale garantendo il rispetto delle politiche nazionali e
      comunitarie e la regolarità degli scambi internazionali, non godono della
      fiducia di questo Governo. Da scelte di questo tipo nascono serie preoccupazioni sul nostro futuro e sulla volontà di militarizzare il nostro lavoro. E' L'ENNESIMA 
      RISPOSTA  A CHI VEDEVA NELL'AGENZIA IL MEZZO PER VALORIZZARE LA
      NOSTRA PROFESSIONALITA'! L’Agenzia stessa stenta a mettere a disposizione le risorse necessarie ad affrontare positivamente i temi che il contratto Agenzie Fiscali non ha risolto demandandoli alla contrattazione integrativa (ordinamento professionale, buoni pasto etc.) e che ci consentano di recuperare il gap di stabilizzazione di salario accessorio con le altre Agenzie. La
      duplicazione di ruoli previsto dal disegno di legge faciliterebbe il
      controllo e l’utilizzazione degli apparati militari e amministrativi
      dello Stato sotto il ricatto dello scioglimento… Mentre
      la crescente integrazione mondiale impone di abdicare parte delle
      prerogative classiche di uno Stato agli organismi sovranazionali, 
      l'esecutivo si sente compresso dalle istanze di recupero della centralità
      statale di una parte della coalizione che lo appoggia e le
      istanze particolaristiche e locali dall'altra, reagendo nell'unico modo
      che mette tutti d'accordo: lo Stato di polizia. MOBILITIAMOCI!!!  |