EMILIA ROMAGNA
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Oltre le colonne

Egr. Direttore

la vicenda della riorganizzazione degli Uffici dell’ Agenzia delle Entrate dell’ Emilia Romagna, di cui Rimini costituisce solo l’ ultimo passaggio temporale, è per noi grave sotto diversi aspetti. Uno in particolare:

·        Certezza del futuro:

da ormai quasi un decennio i lavoratori dell’ex Ministero delle Finanze si sono visti oggetto, non a caso usiamo questo termine, di parecchie ristrutturazioni. Oggi è facile e banale notare come alcuni nuovissimi Uffici non abbiano neanche fatto in tempo ad adeguarsi e rechino ancora le insegne Ministero delle Finanze…

Ognuno di questi cambiamenti è sempre e solo stato un passaggio verso nuovi cambiamenti, e così ancora e poi ancora, minando qualsiasi certezza e fiducia dei lavoratori nei confronti del loro futuro, anche solo prossimo. Oggi l’ incertezza è tristemente diventata la normalità.

Ecco cosa vogliono i lavoratori oggi. Certezze, futuro. Vogliono sapere quali sono i programmi dell’ Agenzia, se li vede ancora protagonisti, se li vede ancora protagonisti tutti, ed in quale forma e con quali contenuti. Certezze, prospettive per il loro futuro.

Vogliono discorsi e piani chiari e definitivi che solo l’Agenzia nel suo livello centrale può definire, vogliono risposte che solo l’ Agenzia a livello centrale può darci.

Ma se Lei è in grado di darle lo faccia, crediamo ne abbia il dovere.

Se no, Le chiediamo di avere rispetto per i lavoratori: persone, uomini e donne che con il loro impegno assicurano la fiscalità ed il raggiungimento degli obiettivi dell’ Agenzia e dei suoi Dirigenti; non pedine da muovere a piacimento verso l’ ignoto.

E quindi, Egr. Direttore, lei suoni pure le sue trombe…

Bologna, 2 dicembre 2003

Coordinamento RdB/CUB PI Agenzie Fiscali

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