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NON SI ERA MAI VISTO PRIMA:

I CONFEDERALI “OCCUPANO” I FRONT OFFICE

Assistiamo con incredulità e stupore in questi giorni ad una delle peggiori pantomime che l’amministrazione finanziaria abbia mai messo in atto con i sindacati confederali; i quali hanno svolto nei giorni scorsi e stanno svolgendo negli uffici romani dell’Agenzia delle Entrate, una serrata agenda di assemblee presso i front office degli uffici, in orario di apertura al pubblico, in vista dell’improbabile sciopero del 13 dicembre prossimo. La nostra organizzazione sindacale si è vista sempre negare l’autorizzazione a svolgere presso i front office degli uffici romani i suoi incontri assembleari, pur partecipati e numerosi, con la giustificazione che non si poteva indebitamente interrompere l’erogazione di un pubblico servizio. Così è accaduto sempre a Roma 3 – Settebagni, ad esempio, dove i locali in cui tenere le assemblee, sono al limite dell’agibilità e della accessibilità e sembrano più degni di riunioni di tipo “carbonaro”; oppure a Roma 4 dove talvolta gli incontri si sono svolti in stanzini angusti e insufficienti ad ospitare le molte decine di partecipanti. Nel prendere atto che finalmente esiste la possibilità di svolgere le assemblee dei lavoratori presso i front office degli uffici, ci chiediamo quale miracolistico evento abbia improvvisamente reso possibile l’interruzione non annunciata di un pubblico servizio, qual’è quello erogato nei front office, soprattutto quale spavalda sicurezza alberghi nei cuori dei rappresentanti sindacali confederali i quali si muovono dentro i nostri uffici con l’aria di moderni conquistadores, che invadono pubblici spazi senza preventivo preavviso, che zittiscono i contribuenti presenti ed ignari del tutto, che sostengono con cipiglio fiero che evidentemente ai sindacati confederali è concesso fare ciò che alle RdB non è consentito. A lor signori e a chi dentro l’amministrazione consente simili atteggiamenti, ricordiamo che il rispetto dei diritti sindacali impone il trattamento egualitario di tutte le lavoratrici e i lavoratori e che, fino a prova contraria, non esistono assemblee di prima e di seconda scelta.

Roma, 10 dicembre 2002

                                                                  RdB Pubblico  Impiego - Settore Finanze - Lazio