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NON SOLO CONTRATTO!
alcune considerazioni (di parte) sulla recente esperienza sindacale ligure

Alle RSU, a tutti i delegati, a tutti i colleghi

 La richiesta di confronto da parte di alcune RSU, che ha trovato sbocco nell’Assemblea del 9 luglio, è un fatto senza precedenti.

Di fatto, una nuova soggettività è emersa e ha affiancato le Organizzazioni Sindacali.

Un fatto importantissimo, che ha ristabilito una correttezza di ruoli tra rappresentati e rappresentanti. Un fatto da cui non si può più tornare indietro. L’attività sindacale si svolge attraverso, appunto, i sindacati, alcuni dei quali, troppo spesso, a nostro parere, governano gli iscritti anziché rappresentarne i bisogni.

Quello che è successo ad Agosto, ovvero l’interruzione, da parte di alcune sigle sindacali, della mobilitazione, secondo noi, sul piano del metodo, è la rappresentazione di questo atteggiamento.

L’apparato sindacale ha tratto delle conclusioni e, senza confrontarsi con nessuno, ha messo in atto una scelta.

Nessun ascolto della base, anzi, con tutto il rispetto e la stima che nutriamo per i nostri colleghi “regionali”, che, è chiaro, non potevano fare diversamente, l’esecuzione di ordini dall’alto, dai “nazionali”, che vanno in direzione diametralmente opposta a quanto la base ha rappresentato.

Per fortuna, almeno sul piano del metodo, pare che, per ora, la situazione sia rientrata.

Ora bisogna entrare nel merito. Bisogna capire che valore, che senso, che obiettivi vogliamo attribuire all’esperienza ligure perché al di là dei risultati diretti contrattuali, che tutti ci auspichiamo come i migliori possibili, questa esperienza può assumere un valore assoluto. 

Secondo noi, per non sminuire il senso di quanto è accaduto, per non ridurre questa esperienza ed il ruolo dell’Assemblea dei Delegati a mera consulenza dei sindacati istituzionali, dalla Liguria, più che una “banale” proposta contrattuale, può, e deve, partire la proposta di un nuovo modello sindacale.

Può forse sembrare presuntuoso, ma crediamo che sia un dovere dei delegati approfittare della situazione che si è creata, e proporre richieste e obiettivi, che superino, nel metodo e nel merito, la logica del vecchio modello sindacale.

Se le proposte fossero squisitamente contrattuali, pur se tali richieste venissero accolte, si tratterebbe di limature, che non cambiano la sostanza delle cose… mentre nel frattempo il Demanio viene privatizzato!