LIGURIA
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Oltre le colonne

Ieri, 18 novembre, abbiamo avuto, riguardo alle problematiche scaturenti per il personale dalla trasformazione dell’Agenzia del Demanio in Ente Pubblico Economico,  un incontro con la Direzione della Filiale del Demanio di Genova e con le Direzioni Regionali Liguria: Entrate, Dogane e Territorio

Coerentemente con quanto già affermato a suo tempo con la chiusura dei Centri di Servizio abbiamo confermato che, secondo noi:

 “quando un’unità produttiva viene chiusa, o, come in questo caso, privatizzata, al personale, che tale decisione ha subito, deve essere lasciata ampia scelta”.

 Abbiamo sottolineato come il personale del demanio sia tuttora inquadrato, come il personale in servizio presso le restanti tre Agenzie, in un Ruolo Unico alle dipendenze del Ministero Economia e Finanze e quindi, presso le altre Agenzie deve trovare collocazione privilegiata.

 Abbiamo affermato, trovando conferma anche nei numeri, che in genere, in operazioni di questo tipo, lasciando il personale libero di scegliere una destinazione, questi si distribuisce più o meno equamente tra le varie sedi disponibili e che quindi diventa senza senso parlare di problemi di gestione del personale.

Detto questo, abbiamo chiesto ed ottenuto la disponibilità delle tre Agenzie sopravvissute ad assorbire tutto il personale del Demanio che, come scelta definitiva, dovesse optare per lasciare l’Ente Pubblico Economico. Le Agenzie hanno posto un solo limite, quello di rivedere, in caso di macroscopiche difficoltà di allocazione, in un nuovo incontro sindacale, le cifre distribuite in una determinata sede (città)  tra le diverse agenzie… ad esempio, se dieci dipendenti scegliessero una città di destinazione (indicando anche l’Agenzia preferita) l’assorbimento potrebbe non essere effettuato nell’Agenzia scelta in prima battuta, ma, comunque, assicurato dalle altre. 

Questa soluzione, per quanto ci riguarda è una soluzione di salvaguardia… resta aperta, secondo noi, la possibilità di optare per altre Pubbliche Amministrazioni… ma come detto più volte dal nostro Coordinamento Nazionale, questa soluzione deve essere trovata a livello nazionale con il Dipartimento della Funzione Pubblica.

Ad oggi, quello che ci interessa dire ai colleghi del demanio della Liguria è che, nella peggiore delle ipotesi, in assenza di qualsiasi accordo migliore, tutto il personale non deve temere: il posto nella Pubblica Amministrazione, e nella città scelta, viene garantito dalle restanti Agenzie.

La soddisfazione per il risultato raggiunto non annebbia però in nostro giudizio profondamente negativo sulla Trasformazione del Demanio in Ente Pubblico Economico e sulle modalità, per il personale di come tale trasformazione è stata condotta fin qui. 

Abbiamo raggiunto un ottimo risultato, soprattutto se rapportato al contesto in cui ci stiamo muovendo, e, va detto, questo risultato locale è stato anche frutto di un’operazione condotta unitariamente con altre sigle sindacali… ma questo ci spinge ad una necessaria riflessione.

molte volte, come accaduto in questo caso, quando si tratta di limitare i danni, i sindacati trovano localmente una linea unitaria e, quando questo accade, portano a casa il risultato… la domanda sorge quindi spontanea: se l’unità sindacale ci fosse a monte, per cercare di evitare che certe scelte scellerate, i cui danni poi si certa di limitare vengano fatte, se ci fosse stata unità sindacale anche nell’opposizione al processo di trasformazione, oggi saremmo a questi punti?

Genova, 19 novembre ’03

Esecutivo Regionale Liguria RdB/CUB PI Agenzie Fiscali