Ministero Finanze e Agenzie Fiscali

DALLE REGIONI

Comunicati, documenti e vertenze locali

P I E M O N T E

Oltre le colonne

Generali DPF Demanio Dogane Entrate Territorio

La DRE PIEMONTE si sceglie  i sindacati e le materie su cui trattare, informare … (?)

 E poi vatti a fidare…


Le RdB  chiedono con urgenza di incontrare il Direttore regionale per chiarimenti dovuti circa provvedimenti di mobilità in palese contraddizione con le normative vigenti, il CCNL e i diversi accordi riguardanti la mobilità volontaria e incentivata, ancorché quest’ultimi da noi non condivisi, e sulle aspettative di colleghi mortificati dagli effetti di provvedimenti di mobilità coatta.

La DRE ritiene di non convocarci e non ci permette di comprendere le motivazioni esatte del suo operare e, soprattutto, di verificare la coerenza di tali iniziative con le norme e gli accordi vigenti. 

Riteniamo tali comportamenti scorretti e antisindacali, ma pensiamo che comunque la stessa DRE o chi è legittimato a farlo alcune risposte ai lavoratori interessati debbano darle : 

  • Come è possibile coniugare la possibilità di far uscire, con mobilità non concordata, da uffici del Piemonte, esprimendo il richiesto parere favorevole, e poi in quegli stessi uffici trasferire altre unità?
  • Come è possibile l’ipotesi come quella testè enunciata quando addirittura l’ufficio di provenienza è gravemente disagiato e per risolvere, almeno in parte, la grave carenza originata da sbagliate politiche di assetto organizzativo dell’Amm.ne, si sono previsti appositi accordi concertativi con le OOSS prevedendo di utilizzare e stornare somme cospicue del salario accessorio di tutti i dipendenti?
  • Come è possibile continuare a ignorare la grave ingiustizia dei colleghi coattivamente trasferiti e le loro vane aspettative derivanti da provvedimenti che dovevano comunque essere temporanei e risolti con le nuove assunzioni e le mobilità volontarie ?

CHI E’ PREPOSTO DEVE CHIARE E TRASPARENTI RISPOSTE A TUTTI I DIPENDENTI DELLA REGIONE E FAR SEGUIRE GLI ATTI CONSEGUENZIALI, A PARTIRE DAL RIENTRO NELL’UFFICIO DI PROVENIENZA DEI COLLEGHI TRASFERITI COATTIVAMENTE.

In presenza di ulteriori gravi e ingiustificati silenzi o risposte reticenti dovremo pensare che forse sì hanno ragione quelli che dicono ‘tanto fanno comunque quello che vogliono’ ma che eventualmente lo fanno, fino a prova contraria, in modo illegittimo e contro la dignità e i diritti dei dipendenti.

Atti di mobilità non rientranti nelle ipotesi normate dalle leggi, contratti e accordi sono sentiti come atti di arbitrio a favore di qualcuno e contro gli interessi e le regole che valgono per tutti, ipotesi che se non meglio chiarite possono essere anche oggetto di procedure non in linea con i nostri codici. A meno che non vengano meglio fatte conoscere le eventuali altre ipotesi, all’uopo applicate che, comunque, si spera, non siano le vecchie, ma mai del tutto abbandonate, pratiche della ‘raccomandazione’.

I lavoratori hanno urgente diritto di essere informati su questioni così importanti riguardanti le proprie condizioni materiali e la certezza delle regole e degli accordi che attengono alla sfera della tutela dei diritti e della dignità.

Rimarchiamo l’esigenza di urgente riscontro preannunziando ogni ulteriore eventuale interessamento dei preposti e degli organi d’informazione. 

Novara 06/10/03                                                                                   p.RdB-CUB P.I. PIEMONTE

                                                                                                            (Felice Lanni –Romeo Cavalli )