Ministero Finanze e Agenzie Fiscali

VUOI RICEVERE IN POSTA ELETTRONICA DOCUMENTAZIONE E COMUNICATI RdB?

DALLE REGIONI

Comunicati, documenti e vertenze locali

P i e m o n t e

Oltre le colonne

Generali DPF Demanio Dogane Entrate Territorio

info@piemonte.agenziefiscali.rdbcub.it

ACCORDO FUA 2002 DIREZIONE REGIONALE ENTRATE PIEMONTE

 RdB NON FIRMA E, CON NOTA A VERBALE, DENUNCIA LE MALEFATTE SVENTATE E QUELLE REPLICATE


Sventato un tentativo “poco ortodosso” di stornare con un artificio tecnico contabile (…) ingenti somme di denaro spettanti agli Uffici del Piemonte: nel meccanismo di calcolo per l’attribuzione delle somme spettanti a ciascun Ufficio si voleva deliberatamente ripetere un grave errore, proponendo la suddivisione del fondo in riferimento ad organici comprendenti impropriamente i dirigenti, implicitamente avvantaggiando quegli Uffici (D.R.E. in testa) in cui questi sono più numerosi.

Pretendiamo che si provveda a risarcire dei danni causati con gli accordi degli anni passati i dipendenti di quegli Uffici che hanno visto distolta una parte rilevante delle risorse loro spettanti (per esempio si potrebbero conguagliare le somme spettanti per l’anno in corso con i crediti/debiti dell’anno precedente o altre eque soluzioni ritenute più consone dai fautori di tali originali metodi di calcolo).

Chiediamo di essere informati pubblicamente, ai sensi delle normative contrattuali vigenti, delle ore di lavoro straordinario autorizzate e consuntivate in ciascun Ufficio della  Regione visto gli scandalosi riflessi che tali dati assumono nella ripartizione del salario accessorio (l’esame delle ore complessivamente lavorate, parametro per la suddivisione del FUA, mostra come la media pro-capite vari considerevolmente da ufficio ad ufficio raggiungendo picchi considerevoli per la D.R.E.).

E come se tutto ciò non bastasse gli “orchestrali della concertazione” hanno sentenziato di premiare con soldi, che spetterebbero a tutti, solo i colleghi di alcuni uffici che risulterebbero più carenti (in base a criteri relativi validi quando torna piu’ utile…. )

E chicca della logica della sudditanza e della filosofia del continuiamo a essere diabolici nell’errare, i soliti hanno concertato di distogliere altri soldi spettanti a tutti per destinarli ad iniziative “particolari” decise dall’intraprendente D.R.E.

E, fatto ancora più grave ed allarmante, tale iniziativa rappresenta solo l’avvio di un percorso che sta via via concretizzandosi con una moltiplicazione esponenziale di analoghe iniziative, come dimostrano le riunioni di questi giorni.

A fronte delle richieste di migliaia di lavoratori per l’ottenimento del salario accessorio in busta paga, i soliti sindacati, C.G.I.L,-C.IS.L. e U.I.L. in primis, concertano con la D.R.E. metodi e sistemi per depauperare il fondo destinato agli uffici periferici a vantaggio di pochi.

Abbiamo sempre denunciato un utilizzo improprio della contrattazione regionale per siffatte fattispecie. L’Amministrazione può, se ritiene utile, attivare/promuovere iniziative autonome, ma non può pretendere di realizzarle a discapito dei dipendenti distogliendo e sperequando risorse loro spettanti del salario accessorio.

Riteniamo che senza risorse aggiuntive e senza la certezza della copertura economica nessuna attività con prestazioni “particolari” può essere avallata e tanto più nessuna promessa può essere pubblicizzata e/o concordata.

Torino, marzo ’04                               

Esecutivo RdB/CUB PI Agenzie Fiscali Piemonte  

Felice Lanni cell.338/2689431


R.d.B. (Nota a verbale)

La R.d.B. pur verificando positivamente che la risultanza della trattativa regionale e l’accordo conclusivo proposto ha, di fatto, evitato il ripetersi di una grave ingiustizia fonte di ulteriore sperequazione fra le quote di budget riferite ai vari uffici, in quanto si proponeva per la suddivisione come riferimento agli organici il personale (e quindi le ore consuntivate)  comprendendovi in esso impropriamente il numero dei dirigenti.

Ciò nonostante non condivide e quindi non firma l’accordo sia per l’impostazione non condivisibile dell’accordo nazionale sia per le specifiche ulteriori aggravanti dell’accordo in questione:

1)     ritiene che le attività particolari che l’amministrazione, concordate o meno, ha messo o mette in pratica, debbano essere remunerate con fondi aggiuntivi in modo da non penalizzare paradossalmente i colleghi degli uffici del Piemonte e il relativo salario accessorio per la quota assegnata spettante da contratto. Tra l’altro la R.d.B. ha anche evidenziato la possibilità di utilizzare per la remunerazione di dette attività la parte del F.U.A. (10%) che l’Amministrazione, come da accordo nazionale relativo all’anno 2002, ha deciso di trattenersi, e quindi non destinare come dovuto ai lavoratori, “per misure di miglioramento e potenziamento”.

2)     Nella ripartizione relativa alla quota parte del 15% continua ad essere inserito un coefficiente di variazione, non previsto a livello nazionale, che sposta quote consistenti di fondo da un ufficio all’altro. Tale variazione che ha come giustifica il differenziale tra gli organici effettivi e gli organici previsti al D.P.C.M. 18.11.1996 (organici teorici ormai obsoleti e nemmeno presi in considerazione per altre determinazioni – vedasi per es. mobilità) non è condivisibile ed è inaccettabile come elemento di ulteriore discriminazione tra il personale della regione.

Torino, 29.01.2004

R.d.B./CUB PI Piemonte

                                                                                  Felice Lanni - Francesco De Palma - Gilberto Pezzoni