Ministero Finanze e Agenzie Fiscali

DALLE REGIONI

Comunicati, documenti e vertenze locali

PUGLIA

Oltre le colonne

Generali DPF Demanio Dogane Entrate Territorio

Bari 3 e Call Center
Comunicato congiunto Rdb, CGIL, CISL, UIL, SALFI e FLP

CGIL       CISL       UIL        SALFI          RdB/CUB             FLP

  Al DIRETTORE GENERALE
AGENZIA delle ENTRATE 

Al DIRETTORE REGIONALE
AGENZIA delle ENTRATE della PUGLIA
 

Alle ORGANIZZAZIONI SINDACALI NAZIONALI 

A tutti i PARLAMENTARI
della PUGLIA
 

A tutti i RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI
REGIONE PUGLIA, PROVINCIA di BARI, COMUNE di BARI
 

Al sig. PREFETTO di BARI 

A tutte le LAVORATRICI ed i LAVORATORI delle AGENZIE FISCALI 

 COMUNICATO SINDACALE 

Le scriventi OO.SS., a seguito dell’incontro svoltosi in data 06/03/2003, sottolineano che per l’ennesima volta il Direttore Regionale delle Entrate della Puglia, dr. Salvatore Di Giugno, ha risposto evasivamente alle pressanti domande relative all’immediato futuro del personale e degli uffici finanziari della città di Bari.

Come è noto, con apposito provvedimento firmato il 5 febbraio 2002, il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, dr. Raffaele Ferrara, aveva disposto l’apertura a Bari di un nuovo Centro di assistenza telefonica, con funzioni sia di call center sia di contact center.

Analogamente, il 13 febbraio 2002 aveva altresì disposto l’istituzione di un terzo Ufficio Circoscrizionale delle Entrate.

Sembrava finalmente scritta la parola fine ad una vertenza che si era aperta nel novembre del 2000, con la notizia dell’imminente dismissione del Centro di Servizio delle Imposte Dirette ed Indirette di Bari.

Nessuno avrebbe potuto immaginare che, invece, a marzo del 2003, quanto previsto viene rimesso in discussione:

§              l’acquisizione della nuova struttura di Via Fanelli non sarebbe ancora stata definita;

§              l’attuale Direttore regionale, dr. Di Giugno, sconfessando quanto sostenuto dal suo predecessore e poi disposto a livello centrale, ha apertamente dichiarato di non essere favorevole all’apertura di Bari 3, adducendo una serie di motivazioni che vanno dalla presunta mancanza di adeguate professionalità in alcuni settori al disagio per l’utenza e le difficoltà per il raggiungimento degli obiettivi.

E’ del tutto evidente che questa situazione rischia di acuire i problemi apertisi con la dismissione del Centro di Servizio per la soluzione dei quali, è bene ribadirlo, non si può prescindere dall’acquisizione e l’attivazione in tempi rapidi delle nuove strutture previste: Call Center e Bari 3.

Infatti, si rileva che non è neppure lontanamente ipotizzabile il trasferimento di tutto il personale attualmente presente nell’ex Centro di Servizio (circa 135 unità) presso gli uffici di Via Amendola che, già sovraffollati e carenti negli spazi esistenti per l’informazione e l’assistenza ai contribuenti, sono già al limite del collasso e del rispetto degli standard minimi di sicurezza previsti dalla Legge 626/1996.

La necessità di istituire il 3° Ufficio Circoscrizionale delle Entrate di Bari risulta ulteriormente rafforzata dalla possibilità di conseguire una distribuzione più razionale delle competenze operative, dei carichi di lavoro e degli ambiti territoriali degli uffici finanziari di Bari che, questi sì, consentirebbero di raggiungere più facilmente gli obiettivi prefissati.

Importantissima, inoltre, sarebbe la positiva ricaduta che certamente si otterrebbe relativamente alla facilitazione dell’accesso ed al miglioramento dei servizi di informazione e assistenza resi ai contribuenti.

Identico discorso potrebbe farsi per il Call Center laddove si dovesse continuare a indugiare sia sui tempi di attivazione dello stesso, sia sull’emissione del nuovo bando concorsuale mirato a selezionare il personale necessario a portare la struttura a pieno regime (oltre 100 unità).

Intanto il tempo passa ed il 30 giugno, data entro la quale l’immobile dell’ex Centro di Servizio deve essere materialmente ceduto alla Regione Puglia, si avvicina. Ma, stando così le cose, si avvicina purtroppo anche concretamente la possibilità che la città di Bari perda una importante opportunità  di ottenere due nuove strutture produttive che, al di là di ogni altra considerazione, rappresenterebbero un indubbio arricchimento per la città intera, non solo sul piano del puro e semplice patrimonio immobiliare, ma soprattutto su quello dell’ampliamento delle risorse del territorio e dei servizi a disposizione dei cittadini e, di riflesso, anche su quello occupazionale.

E’ per questo che, nel richiedere con urgenza l’apertura di un tavolo di confronto tra le OO.SS. nazionali ed il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate al fine di risolvere in maniera definitiva la questione, si fa appello a tutte le forze politiche ed istituzionali di Terra di Bari affinchè sostengano attivamente lo sforzo intrapreso per conseguire questo importante risultato.

Bari, 17 Marzo 2003

 CGIL (Gesmundo) - CISL (Ricciato) - UIL (Addante) - SALFI (Manghisi) - RDB/CUB (Pellegrini) - FLP (Basiliana)