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RIUNIONE DIREZIONE REGIONALE SICILIA 6 febbraio 2003


A tutti i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate per la Sicilia

Il Sei Febbraio scorso si è svolta nei locali della Direzione Regionale una riunione tendente a calendarizzare una serie d’incontri per determinare le decisioni atte a migliorare e/o risolvere i problemi più gravosi che sono stati “addossati” ai lavoratori di tutta la regione (anche) a seguito dell’apertura forzata degli Uffici Locali. In particolare si deciderà su: 

  1. assegnazione sedi al personale in “entrata” in Sicilia a seguito della mobilità nazionale
  2. valutazione dello” stato delle cose” negli Uffici aperti forzatamente l’anno scorso
  3. Progetto Obiettivo dell’Agenzia delle Entrate per la Sicilia
  4. Mobilità

 L’RdB in relazione a quanto comunicato dall’Amministrazione in merito alle assegnazioni di cui al punto 1, ha dichiarato che ancora una volta la Direzione Regionale era stata inadempiente in materia di informazione preventiva. Ha chiesto di essere messa a conoscenza dei criteri posti in essere nel determinare le proposte di assegnazioni. Si è riservata di prendere atto del fatto che tali assegnazioni rispettino l’unico criterio che non ammette deroghe e cioè: la corretta applicazione delle regole vigenti.

I colleghi che “entrano” in Sicilia a seguito della mobilità nazionale dovrebbero essere assegnati nelle sedi carenti. Così prevede l’accordo regionale firmato da tutti i sindacati con il precedente Direttore Regionale. Ricordate?

Si era detto infatti che per salvaguardare i colleghi che in atto correvano il rischio di essere mobilitati nelle varie province senza ricevere il becco di un quattrino (non c’erano i soldi per la mobilità volontaria incentivata!!) si sarebbe fatto ricorso al personale proveniente dalle altre regioni… un accordo, forse, non bellissimo ma che deve essere rispettato. L’arbitrarietà nel rispetto degli accordi ha come spiacevole effetto collaterale il fatto che così si fanno solo rispettare dagli impiegati meno… “amici”.  

Infatti ci è sembrato che …. oltre le colpe dell’amministrazione nel dichiarare che per alcuni casi erano state valutate “situazioni personali” che richiedevano un’assegnazione diversa da quella delle sedi carenti ci siano stati tentativi di far assegnare i “nuovi” colleghi nelle sedi più consone ai loro desideri….  

Comunque, poiché le decisioni verranno prese nella prossima riunione c’è ancora tempo per riflettere nel determinare un criterio che non penalizzi nessuno. Cosa ne pensano i colleghi degli Uffici siti in provincia che stanno pagando sulla propria pelle la carenza di personale? e i colleghi degli Uffici siti nei capoluoghi di provincia che potrebbero essere costretti a .. mobilitarsi al posto dei “dovuti” assegnati? 

Per ulteriore trasparenza si riporta il paragrafo estrapolato dalle LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DELLA PROCEDURA DI MOBILITA’ VOLONTARIA NAZIONALE firmata da CGIL – CISL – UIL - FAS/CISAL-FAS

Individuazione dei posti disponibili in entrata - Per le regioni indicate nell’allegato (B) i posti da assegnare sono individuati, per l’anno in corso, con il bando secondo le  modalità di seguito specificate. Nel bando saranno specificatamente indicate, regione per regione, le sedi disagiate o comunque caratterizzate da particolari carenze di organico. Per ciascuna di tali sedi saranno indicati i posti disponibili per area. Nel bando saranno inoltre indicati per area i posti complessivamente disponibili nelle altre sedi della regione. L’assegnazione delle sedi avrà luogo secondo l’ordine di graduatoria e tenendo conto delle preferenze espresse.

 Regole uguali per tutti i partecipanti.

Diritti uguali per tutti i dipendenti.

p.Coordinamento Regionale - Santo Alì